Commento dell'editore e quarta di copertina:
Cristina da Pizzano (o Christine de Pisan) è un personaggio affascinante. Régine Pernoud, con la consueta capacità storica di ricostruire un ambiente e la collaudata dote narrativa, ce ne traccia in questo libro le vicende: dall'infanzia alla fine della vita. Di origine italiana - la famiglia infatti proviene da Pizzano, vicino a Bologna -, Cristina vive in Francia, dove il padre è astronomo-astrologo e medico alla corte di Carlo V. È la sua un'esistenza colpita da prove e difficoltà: vedova a venticinque anni con a carico tre figli oltre alla madre e ai fratelli, caduta in disgrazia a corte, deve affrontare di volta in volta l'arroganza dei creditori, la disonestà dei debitori pronti ad approfittarsi di una donna sola, il servilismo di certi magistrati e la meschinità dei professori dell'università di Parigi, incapaci di accettare che una donna possa accedere al sapere. Eppure attraverso i suoi scritti, in prosa e in versi, Cristina non esita a rivendicare la sua condizione di donna, e i suoi conflitti personali, filtrati da una sensibilità poetica e da una non comune acutezza, divengono lo spaccato di un'epoca-cerniera (la fine del '300 e i primi decenni del '400) e danno voce, con un'imprevedibile ottica femminile, ai problemi del tempo.
Indice:
pag. XI Editoriale, di Luciana Cocito
XV Nota del traduttore
1 Capitolo primo. L'infanzia di Cristina
17 Capitolo secondo. Il mutamento di fortuna
41 Capitolo terzo. Il cammin di lungo studio
61 Capitolo quarto. Al "péril de la mer"
77 Capitolo quinto. La rosa e i dottori della legge
101 Capitolo sesto. Fatti d'arme e disfatte di cavalleria
147 Capitolo settimo. L'ultima visione
169 Bibliografia (per meglio conoscere Cristina da Pizzano)
173 Appendice. Testi francesi
187 Alberi genealogici della casa di Francia e della casa di Borgogna
193 Indice dei nomi