Commento dell'editore e quarta di copertina:
«Fumagalli fa riaffiorare l'affresco di un'epoca tanto distante e ce la rende, magicamente, un po' più vicina»
Massimiliano Panarari
Pochi storici hanno saputo, come Vito Fumagalli, reimmergere il lettore entro il paesaggio e la vita comune del Medioevo, narrando il rapporto quotidiano fra uomo e natura: gli animali, le coltivazioni, i boschi, i fiumi; le alluvioni, le malattie, e insieme il complesso di sentimenti e atteggiamenti che quel rapporto generava. Questo volume raccoglie alcune delle sue pagine più avvincenti, centrate sul Medioevo padano: sull'elemento predominante delle foreste, innanzitutto, animate da pericoli veri e immaginari, e poi sul graduale addomesticamento del territorio con la ripresa dell'agricoltura e dei commerci e la rinascita delle città.
Indice:
pag. 7 I. Come un'introduzione
13 II. La foresta, antico volto della Padania
23 III. Monti, foreste e brughiere padane
39 IV. Le Partecipanze agrarie. Dai Longobardi in poi..
49 V. Le acque, le città, i signori
65 VI. Agricoltura lombarda
75 VII. Monaci e contadini
99 VIII. Matilde di Canossa
123 IX. Fra Salimbene da Parma ci racconta il suo tempo
131 X. "Goliardi" facoltosi e salaritati in rivolta nella Bologna medievale