Commento dell'editore:
Il "Taccuino di disegni" di Giovannino de Grassi è il manoscritto più prestigioso della Biblioteca di Bergamo ed è universalmente considerato come uno dei massimi esempi dell'arte tardo-gotica italiana. Realizzato alla corte viscontea nell'ultimo scorcio del Trecento e completato nella bottega nei primi anni del Quattrocento, è composto da 31 carte pergamenacee diversamente rifilate, da un formato minimo di mm 170x227 ad un massimo di mm 260x186, distinte in 4 fascicoli; sulle 62 pagine sono disegnati 67 soggetti e 24 lettere dell'alfabeto. Gli studi conseguenti al restauro e a questa edizione, confluiti nel volume di commentario, confermano la paternità di Giovannino per una buona parte dell'opera. Considerato come un repertorio di modelli naturalistici utili alla bottega per eseguire opere di più elevato impegno, il "Taccuino" propone tuttavia un'impostazione compositiva ed elaborazioni figurative tanto penetranti e risolutive da qualificare i singoli disegni come stupefacenti opere autonome, originali antesignane del disegno moderno.
Le notizie biografiche sul Maestro del Taccuino restano alquanto nebulose. Nato forse a Milano tra il 1355 eil 1360, Giovannino de Grassi diresse la fabbrica del duomo di Milano dal 1391 fino alla morte avvenuta nel 1398. Giovannino è riconosciuto come il maggior artista lombardo del tardo Trecento; l'alta qualità della sua opera, la sua statura intellettuale, gli evidenti contatti stilistici con i centri franco-fiamminghi e boemi dell'arte cortese, lo confermano primo protagonista del gotico internazionale italiano, che sarà poi continuato ed esaltato da Michelino da Besozzo, Belbello da Pavia e Pisanello. Oltre al "Taccuino" di Bergamo, gli sono attribuite somme opere miniate, quali il "Beroldo", l'"Offiziolo Visconti" e il "Tacuinum sanitatis".
Il celebre "alfabeto figurato", contenuto nel "Taccuino", è miniato su cinque straordinarie carte, monocrome le prime due, policrome le altre. Le lettere sono costruite attraverso l'intreccio di figure umane, icone religiose e votive, animali e bizzarre invenzioni della fantasia gotica.
L'edizione in facsimile concomitante al restauro attuato dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha permesso un felice connubio tra antica manifattura medievale e tecniche riproduttive d'avanguardia: le migliori condizioni per riproporre un'opera del tutto corrispondente all'originale.
Le carte, fustellate secondo l'irregolarità dell'originale, sono cucite a mano in quattro fascicoli e raccolte in rilegatura d'archivio. Anche l'originale legatura cinquecentesca d'archivio è stata fedelmente ricostruita e, per ulteriore protezione, inserita in una custodia di velluto come, verosimilmente, avrebbe preteso Giovannino per portare quotidianamente il suo libro di modelli dal suo studio al cantiere del duomo.
Il commentario, di 64 pagine, contiene saggi di O. Bravi, M.G. Recanati, M.G. Vaccari e L. Montalbano, con studi storico-artistici, la relazione di restauro e l'appendice zoologica.
La tiratura in esclusiva mondiale è di 999 esemplari.
Le edizioni con commentario in lingua italiana e in lingua tedesca sono numerate da 1 a 333: gli esemplari numerati da 334 a 586 appartengono all'edizione internazionale con commentario integrale in italiano e abstract in inglese e spagnolo.
Indice del commentario:
7 Taccuino di disegni di Giovannino de Grassi, di Giulio Orazio Bravi
7 L'arrivo del "Taccuino" nella Civica Biblioteca
8 Materia scrittoria e formato
9 Fascicolazione
10 Numerazione dei fogli
10 Scritture
11 Legatura
12 Storia
13 Catalogazione
17 Il "Taccuino" di disegni della Biblioteca Civica "Angelo Mai" di Bergamo: Giovannino de Grassi e la sua eredità, di Maria Grazia Recanati
18 Sull'autografia e sulla data: il problema dell'originalità
21 "Johaninus de grassis designavit"
24 I disegni della bottega
26 Un "libro di modelli" e l'osservazione della natura
29 L'alfabeto figurato e il fascicolo degli uccelli
32 Conclusioni
33 Note
45 Il restauro del Taccuino
45 Premessa, di Maria Grassi Vaccari
47 Configurazione attuale del "Taccuino" e tecnica di esecuzione, di Letizia Montalbano
48 Stato di conservazione
49 Il restauro del 1961
49 Il restauro attuale, di Letizia Montalbano e Chiara Rossi Scarzanella
54 Appendice
57 Bibliografia a cura di Maria Grazia Recanati.