Terre, baroni e città in Sicilia nell'età di Carlo I d'Angiò

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 140,00€
CODICE: ISBN 8897868045 EAN 9788897868040
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 7
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Terre, baroni e città in Sicilia nell'età di Carlo I d'Angiò
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 140,00€

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ISBN 8897868045
EAN 9788897868040

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COLLANA/SERIE:
, 7

ANNO:
1995

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In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
420 pagine
Brossura con alette
cm 15,2 x 24 x 2,1
gr 892

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Note di copertina:
Questo lavoro di Luciano Catalioto approfondisce taluni aspetti poco indagati della realtà siciliana in età angioina, dedicando particolare spazio alla massiccia ridistribuzione di cariche amministrative e possedimenti terrieri che, soprattutto negli anni immediatamente seguenti al risveglio filosvevo galvanizzato dalla discesa nel Regnum di Corradino, stravolse gli equilibri politici interni, cautamente mantenuti dalla nuova dinastia nei primi anni di governo, e disegnò una geografia feudale totalmente rinnovata. In tale ambito vengono segnalati alcuni tratti significativi della vicenda politica ed istituzionale dell'isola e sono evidenziati gli ambiti entro cui si svolse il recupero delle prerogative sovrane e la contestata riorganizzazione degli organi periferici, finalizzati anche allo sfruttamento del demanio regio.
Lo studio della nobiltà feudale impiantata da Carlo I in Sicilia, destinata ad influenzare in ampia misura il regime delle terre e le transazioni commerciali, ha consentito di tracciare una mappa di terre, feudi, castelli e casali dei due giustizieri del regno ultra Pharum, sulla base delle numerose inchieste per la verifica delle concessioni ed il recupero dei beni, ordinate dall'Angioino fra la fine degli anni Sessanta del Duecento e l'inizio del decennio successivo. Dall'analisi degli atti di cancelleria relativi alla concessione di beni e cariche, sono emerse delle scelte di governo molto significative: oltre alla fitta presenza di feudatari ed ufficiali di origine transalpina entro i quadri di gestione feudale ed amministrativa, risalta il ruolo assunto nel nuovo assetto politico ed economico del paese da parte del clero, ampiamente beneficiato da Carlo tanto con l'assegnazione o la restituzione di beni immobili, quanto con il riconoscimento di importanti prerogative giurisdizionali, diritti economici e prebende.
Alle vicende della feudalità si accompagnò il risveglio della vita urbana dell'isola, animata proprio negli anni Settanta del Duecento da una dinamica sociale che nei ceti mediani, emergenti grazie alla libertà di gestione di importanti spazi pubblici e di cariche amministrative, trovava il sostegno per la creazione di originali strutture politiche ed economiche. In tale ambito la parabola di alcune famiglie rappresentò un chiaro esempio del nuovo assetto politico e socio-economico che si andava configurando all'interno delle universitates del regno.
Il libro di Catalioto, in definitiva, presenta una documentata e stimolante lettura di un periodo della storia di Sicilia finora trascurato ma, senza dubbio, determinante per la formazione delle strutture di lungo periodo della società isolana.

Indice:
CAPITOLO I. DALL'AMMINISTRAZIONE COMITALE AL GOVERNO DI UN REGNO. LINEAMENTI DI UN CONFRONTO
PARTE PRIMA: ORGANI E STRUTTURE DI GOVERNO
pag. 7 I.1. Premessa
11 I.2. L'eredità politica di Raymond Bérenger V
13 I.3. Innovazioni ad modum Regni Franciae nel governo della contea provenzale e del Regnum Siciliae: gli organi centrali
17 I.3.1. L'organizzazione della Senescallia
19 I.3.2. L'Officium Marescalliae
20 I.3.3. L'organizzazione della Cancelleria
22 I.3.4. L'Officium Camerarii
24 I.3.5. Le grandi dignità militari: Conestabile, Ammiraglio e Maestro Giustiziere
27 I.4. Le strutture periferiche del governo angioino
PARTE SECONDA: ESERCIZIO DEL POTERE E SFRUTTAMENTO DEL DOMINIO
41 I.5. Erosione delle strutture di governo: abusi ed inadempienze degli amministratori provinciali
50 I.6. Lo strumento della inquisitio, efficace prologo al recupero delle prerogative sovrane
57 I.6.1. L'Alta Giustizia e l'aiuto feudale
63 I.6.2. La queste e la generalis subventio
65 I.6.3. Diritto di albergo ed altre prerogative signorili
67 I.7. Il difficile impianto del governo angioino, fra rivolte e proditiones
80 I.8. Conclusioni
CAPITOLO II. LA RIDISTRIBUZIONE DELLE TERRE ED IL SOSTEGNO AL CLERO IN SICILIA
85 II.1. Premessa
PARTE PRIMA: LA FEUDALITÀ FRANCESE E PROVENZALE
89 II.2. Spazio politico e potere feudale, ambìto binomio per i rappresentanti ultramontani della nuova classe dirigente
97 II.3. L'immissione della militia transalpina nella conduzione delle terre confiscate ai proditori del 1268
98 II.3.1. La ridistribuzione dei beni confiscati ai protagonisti dell'ultima età sveva: i Lancia ed i Maletta
102 II.3.2. Crollo della struttura feudale filosveva e ripresa angioina nel controllo dei tre Valli
PARTE SECONDA: LA FEUDALITÀ REGNICOLA
121 II.4. Le inchieste per la verifica delle concessioni ed il recupero dei beni
132 II.4.1. Vidue et relicti proditorum: la questione del dotario, strumento e oggetto di amministrazione terriera
138 II.5. La sopravvivenza del ceto feudale locale: concessioni a favore di piccoli feudatari regnicoli ed operatori peninsulari
PARTE TERZA: GLI ATTEGGIAMENTI DI CARLO D'ANGIÒ NEI CONFRONTI DEL CLERO
152 II.6. Universis ecclesiis Regni, plenarie restituantur iurisdictiones et libertates
174 II.7. Conclusioni
CAPITOLO III. POLITICA CITTADINA IN SICILIA: CETI EMERGENTI E GESTIONE DEI PUBBLICI UFFICI NELL'ETÀ ANGIOINA
179 III.1. Premessa
197 III.2. Dinamica sociale e consolidamento del ceto mediano: organi elettivi, mercanti-appaltatori e uomini di legge in senso alla universitas civium
204 III.2.4. Appalto degli uffici amministrativi locali e potere economico
220 III.2.2. Amministrazione della giustizia e potere politico
223 III.2.3. L'esercizio del notariato, prerogativa del ceto emergente e strumento di ascesa sociale
229 III.3. Prestigio economico e potere politico nella città dello Stretto: l'esempio dei de Maraldo, de Bello e de Riso, habitatores Messanae
251 APPENDICE
253 (1) Feudatari e titolari di beni immobili
283 (2) Terre, castelli e beni immobili
313 (3) Ordini reiigiosi e membri del clero
331 (4) Ufficiali provinciali, notai e giuristi
355 INDICE DEI LUOGHI
367 INDICE DEI NOMI


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