Atti del Convegno internazionale di studi (Macerata, 21 ottobre 2011)

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Tideo Acciarini è uno dei non pochi esempi di intellettuali 'di provincia' che nel corso del Quattrocento seppero affermarsi al di fuori della terra d'origine attraverso la professione delle humanae litterae, che egli esercitò sia in forma pubblica, come magister presso le scuole di varie località in Italia e in Dalmazia, sia in forma privata, come precettore presso importanti casate come gli Sforza di Pesaro e i Sanseverino di Bisignano e Salerno. Vivo è infatti l'apprezzamento per il suo insegnamento manifestato da due fra i suoi più grandi allievi: Marco Marulo e Aulo Giano Parrasio. Ma egli è anche espressione di quel fenomeno, senz'altro da approfondire, per cui piccole città marchigiane poterono formare personaggi capaci di stabilire importanti relazioni fra le due sponde dell'Adriatico, e di veicolare, anche al di là del mare, la nuova temperie umanistica. I contributi qui raccolti riportano l'attenzione su questa figura scarsamente conosciuta e a lungo dimenticata, che nonostante i contatti con nomi rilevanti dell'Umanesimo (Poliziano, Beroaldo), resta ancora, per molti aspetti, indefinita e misteriosa.

Indice:
pag. VII Parole di saluto, di Filip Vučak
IX Premessa, di Giovanni Martinelli
XI Introduzione, di Silvia Fiaschi
Tideo Acciarini maestro e umanista fra Italia e Dalmazia
3 Abbreviazioni bibliografiche
5 Sante Graciotti, Tideo Acciarini nella cornice del Rinascimento adriatico
27 Smiljka Malinar, Il contesto culturale dalmata e raguseo in cui operò Tideo Acciarini
51 Silvia Fiaschi, Acciarini e Poliziano: percorsi umanistici di fine Quattrocento
99 Gabriella Albanese, Il De animorum medicamentis di Tideo Acciarini e la trattatistica 'de principe' nell'Umanesimo
149 Rosa Marisa Borraccini, Brevi note per la biografia di Tideo Acciarini
159 Abstract dei contributi
Indici
167 Indice dei manoscritti e dei documenti d'archivio
169 Indice dei nomi di persona e di luogo