Testi a fronte
Commento dell'editore e seconda di copertina:
Amare l'amore, desiderare il desiderio: è questo che ci insegna il XII secolo, quando i trovatori celebrano l'amor cortese, i romanzi narrano la passione di Tristano e Isotta, Abelardo ed Eloisa vivono un'appassionata relazione, e i religiosi elaborano, impiegando immagini meravigliose, affascinanti teorie sull'amore mistico. Nel secondo dei volumi che la Fondazione Valla dedica ai Trattati d'amore cristiani del XII secolo leggiamo le opere di Aelredo di Rievaulx, Ivo e Riccardo di San Vittore. Il primo centra il proprio Specchio della carità sul sabato, il giorno del riposo di Dio dopo i sei della Creazione: perché, "giorno in cui nulla accade, che nulla fa passare, al quale nulla segue, che non è limitato da un inizio né concluso da una fine", esso è segno dell'eternità di Dio e del suo amore, che inizia e soverchia quello degli altri "sabati": l'amore di sé e del prossimo. Partendo dal celebre passo di Paolo sulla carità, anche il misterioso "fratello" Ivo, scrivendo a Severino, eleva un inno all'amore usando l'immagine del Salmo: "Il mio cuore è diventato come cera che si scioglie". Un oggetto, dice Ivo, sciogliendosi diventa molle, si dilata, si purifica: questo, appunto, l'effetto dell'amore, "che è davvero un fuoco divino capace di sciogliere, purificare e saldare in un'unica massa i cuori ". Ma forse il più appassionato ed eloquente elogio dell'amore mistico proviene dallo scozzese Riccardo, attivo nella famosa scuola parigina di San Vittore: che, dice Dante collocandolo nel Cielo dei Sapienti, "a considerar fu più che viro", fu più che essere umano nella contemplazione. I suoi Quattro gradi della violenta carità sono una infuocata orazione sull'amore che ferisce, incatena, fa languire e venir meno. Un viaggio dell'anima dall'Egitto alla Terra Promessa: l'abbandono del mondo, la contemplazione di Dio e dei suoi misteri, il rapimento nell'abisso della luce divina, l'umiliazione e la resurrezione in Cristo: febbre intermittente, prigionia, languore immobile, l'agonia infine di un malato sul punto di morte. Il volume è arricchito da un nutrito apparato iconografico che mostra gli angeli - le menti innamorate e contemplanti per eccellenza - affrescati nel XII secolo nella cripta dell'Abbazia Benedettina di Marienberg in Val Venosta.
Indice:
pag. IX Bibliografia
TESTI E TRADUZIONI
Aelredo di Rievaulx
5 Introduzione
15 Lo specchio della carità
Ivo
417 Introduzione
423 Lettera a Severino sulla carità
Riccardo di San Vittore
471 Introduzione
479 I quattro gradi della violenta carità
COMMENTO
Aelredo di Rievaulx
535 Lo specchio della carità
Ivo
601 Lettera a Severino sulla carità
Riccardo di san Vittore
622 I quattro gradi della violenta carità
653 Gli affreschi della cripta dell'Abbazia di Marienberg in Val Venosta
659 Indice tematico
667 Indice dei passi biblici