Commento dell'editore e note di copertina:
La trasparenza di una figurazione che gioca con singolare efficacia tanto con la luce naturale fatta protagonista quanto con le inattese possibilità del colore non ha mancato di toccare alcune delle corde più sensibili della nostra cultura. Qualcosa che ha a che fare, nemmeno troppo velatamente, con le inclinazioni estetiche di una modernità tesa a privilegiare gli aspetti formali delle opere del passato. Un atteggiamento che certo ha contato nella fortuna che, da Proust in poi, hanno conosciuto le vetrate medievali.
Ma gli esempi che dal Medioevo ci sono giunti parlano di una realtà più complessa e ricca. Le vetrate erano infatti parte integrante del rituale religioso, assolvevano a ben precise funzioni didascaliche, proponevano storie che facevano parte di una cultura collettiva che per secoli informa di sé l'intera civiltà occidentale. La stessa estetica della luce non è questione di gusto ma trova precisi riscontri concettuali e legittimazione teologica nelle dottrine neoplatoniche. Inoltre è facile rendersi conto di come la costruzione di una vetrata fosse il risultato di sapienze tecniche e artistiche tali da coinvolgere specializzazioni, conoscenze e strutture materiali assai ampie. Sicché, studiare le vetrate significa, di fatto, affrontare il tema della cultura artistica medievale e della sua geografia, della circolazione dei modelli, della presenza dei cantieri, cosí come delle tecniche e dei simboli.
La novità e l'importanza del libro di Castelnuovo sta nell'aver saputo coniugare tutti questi aspetti tenendo d'occhio le implicazioni tecniche, artistiche e culturali entro cui è cresciuta la storia e la fortuna della vetrata.
Il volume muove dal rapporto con le altre arti per poi analizzare la tecnica della produzione vetraria, l'organizzazione del lavoro nelle botteghe e negli atelier itineranti, il ruolo dei committenti e del pubblico, la storia e il significato dei programmi iconografici, l'impaginazione e la disposizione delle scene. L'altra parte del libro è dedicata a una vera e propria storia della vetrata europea dalle origini alla fine del XIV secolo, quando l'introduzione di nuove tecniche di esecuzione e la scoperta della rappresentazione tridimensionale ne mutano profondamente la struttura.
I capitoli dedicati alla fenomenologia e alla storia delle vetrate sono accompagnati e, ancor più, integrati da un ampio apparato iconografico, saggio storico e interpretativo esso stesso, dal momento che dà modo al lettore di seguire analiticamente le ragioni tecniche e formali degli esempi cui Castelnuovo si affida. Al tempo stesso offre un itinerario esauriente dei maggiori monumenti, cosí da ricomporre attraverso le immagini le tappe di una storia che per quattro secoli si dispiega attraverso l'Europa.

Indice:
pag. XXXI Premessa
XXXV Introduzione alla presente edizione
Vetrate medievali
3 I. Vetrate e arte medievale
7 La luce, il colore, la trasparenza
9 Una "tecnica-pilota"
15 Vetrate e tecniche suntuarie
18 In età gotica, le vetrate nell'architettura…
25 ...e nella decorazione parietale
28 Saint-Denis, trionfo della vetrata
37 II. Le tecniche
38 Il trattato di Theophilus
39 La fabbricazione del vetro
41 Il mercato
42 Le vetrerie
44 I colori
45 Vetri placcati
49 Progettazione e fabbricazione
51 La pittura del vetro
53 I tre toni della grisaille
56 Pittura per via di levare
59 Vetrate monocrome
61 Cottura della grisaille
64 Il giallo d'argento
64 "Come apporre gemme sul vetro dipinto"
67 La messa in piombo
69 L'armatura
71 Deterioramento e restauro
79 III. Atelier e committenti
79 Officine monastiche e urbane
81 Il caso di Saint-Denis
82 Maestri itineranti: Piere d'Arras alla cattedrale di Losanna
84 Botteghe e maestri
86 La cappella di Santo Stefano a Westminster
87 Progetto ed esecuzione
89 Il caso italiano
91 Maestri vetrari e pittori
95 Costi e manutenzione
97 I committenti
103 Religiosi, guerrieri e artigiani a Chartres
115 IV. Problemi iconografici
115 Saint-Denis
119 I soggetti
121 Immagini politiche
126 Vetrate tipologiche
128 L'albero di Jesse e il trono di Salomone
132 Figurazioni leggendarie
135 Programmi e programmatori
136 La rosa
145 V. Problemi formali
145 I colori
146 I precetti di Antonio da Pisa
147 Vetrate leggendarie e modi della narrazione
150 Gli sfondi e le scene
151 Mutamenti di impaginazione
163 VI. Fortuna delle vetrate
170 Immagini
174 Il cinquecento
178 Iconoclastia
179 Ricerca della luce e distruzione della vetrata
182 Pierre Le Vieil e il suo trattato
184 Riscoperte e reimpieghi
186 Commercio e collezionismo
190 L'ottocento
194 Indagini storiche, restauri, vetrate archeologiche
201 Fin de siècle
Itinerario
211 VII. Le origini
212 Le fonti letterarie
216 Le fonti monumentali
220 Evoluzione e mutazioni
221 La vetrata orientale
227 VIII. Le vetrate del XII secolo
229 Saint-Denis
233 Chartres
235 La Francia occidentale
241 Il centro e il sud della Francia
243 L'est della Francia
248 L'Inghilterra
250 Vetrate romaniche in Germania
250 I profeti di Augusta
251 L'opera di Gherlacus
252 La cattedrale di Strasburgo
255 L'Alsazia e la Germania meridionale
257 Esempi romanici in Germania
261 Weitensfeld e Flums
267 IX. Il tempo delle cattedrali
267 Dall'unico alla serie
269 Disegno e impaginazione
270 Forme deila rappresentazione
271 Lo stile 1200
272 La Francia
272 La Piccardia e il nord
276 Chartres
280 Centri francesi nel duecento: Bourges
280 L'ovest, la Normandia e il centro
282 Borgogna e Champagne
285 Parigi
287 La Sainte-Chapelle
289 Dopo la metà del secolo
290 L'Inghilterra
294 La Germania
296 Strasburgo
300 Friburgo
300 Germania centrale e orientale
304 Marburg
305 Naumburg e lo Zackenstil
310 L'Austria
312 Vetrate ad Assisi
313 La Scandinavia
314 Tra occidente e oriente
323 X. Espressionismo gotico
325 La Francia
334 Vetrate inglesi
335 Il mondo tedesco
336 Strasburgo
342 La Crocifissione di Mutzig
342 Wimpfen
344 Costanza
346 La cattedrale di Friburgo
349 Esslingen
351 Colonia
352 L'Austria
353 Esperienze italiane
363 XI. La grande svolta
366 L'Italia
371 La Francia
375 Strasburgo e la Germania
379 Da Königstelden a Strassengel
382 L'Inghilterra
393 Nota bibliografica
403 Indice dei nomi e dei luoghi.