Vita di san Martino di Tours


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8831130528 EAN 9788831130523
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione, introduzione e note a cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 52
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Vita di san Martino di Tours

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8831130528
EAN 9788831130523

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione, introduzione e note a cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 52

ANNO:
1995

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
176 pagine
Brossura con alette
cm 13,5 x 20,5 x 1,1
gr 193

NOTE:
Seconda edizione (prima edizione: 1985)

DESCRIZIONE:

Seconda di copertina:
Venanzio Fortunato nacque probabilmente nel 535 a Duplavenis (o Duplavilis), l'attuale Valdobbiadene, nel Veneto. La sua famiglia apparteneva forse alla categoria dei proprietari terrieri, formatasi in seguito alla spartizione di terre ai veterani dell'esercito, come ricompensa per il servizio prestato. Dopo un corso di studi regolari ad Aquileia, Fortunato compí quelli giuridici a Ravenna, dove fu colpito da una violenta oftalmia. Ottenuta la guarigione grazie al contatto con l'olio che alimentava una lampada posta davanti all'immagine di san Martino, in una chiesa della città, fa voto di recarsi a Tours per venerare la tomba del santo. Dopo questo viaggio, egli si tratterrà in Gallia, senza far più ritorno in Italia. Fortunato può esser considerato l'agiografo professionale del suo tempo: ha scritto in prosa sette Vite di santi, oltre quella sotto forma di poema epico che viene proposta in questo volume. È suo il famoso inno Vexilla regis prodeunt, che ancora oggi desta nell'animo dell'ascoltatore un sentimento di ammirazione e che la Chiesa custodisce come documento di alta poesia.
La traduzione che presentiamo è la prima in lingua italiana della Vita di san Martino, l'unica che Fortunato abbia scritto in versi. Divisa in quattro libri, l'opera è dominata dalla figura di Cristo, che aleggia su tutta la narrazione, dove ricorrono temi che l'autore tratta con particolare attenzione, da quello iniziale del navigante esposto alle ire della tempesta, a quello delle lotte del santo vescovo francese con il diavolo. Tra Cristo e gli uomini, si fa tramite Martino. Anche se molti episodi possono sembrare scaturiti dalla fantasia, c'è nel poema un substrato storico che non si può disconoscere. Di tutti i personaggi che Fortunato cita, abbiamo notizie da altre fonti. L'opera non può comunque essere ricondotta al genere biografico quale lo intendiamo oggi; si tratta di una narrazione tendente piuttosto a presentare le virtù che non la personalità storica della figura celebrata.

Indice:
pag. 5 Introduzione
5 1. L'autore
20 2. Data e scopo dell'opera
23 3. Struttura dell'opera
27 4. Motivi ricorrenti nel poema
32 5. Valore storico
34 6. Valore letterario
Venanzio Fortunato
43 Epistola a Gregorio
46 Prefazione ad Agnese e a Radegonda
49 Libro I
49 Fortunato si scusa per la sua pochezza di fronte ai grandi poeti che lo hanno preceduto
52 Martino divide il suo mantello col povero di Amiens
53 Rifiuta il donativo di Giuliano
54 Incontro con un brigante
55 Incontro con il diavolo
55 Converte la madre
56 Combatte l'arianesimo
57 Ilario di Poitiers
58 Nell'isola Gallinaria
59 Fondazione del monastero di Ligugé e doppia risurrezione
60 Vicissitudini della sua elezione a vescovo di Tours
62 Pone fine al culto di un falso martire
63 Ferma un funerale pagano
64 Si salva miracolosamente dalla caduta di un pino abbattuto
66 Spegne il fuoco appiccatosi ad una casa
67 Con l'aiuto degli angeli distrugge un tempio pagano
68 Impossibilità di ricorrere alle armi per assassinarlo
69 Comanda ai contadini pagani di abbattere i loro templi
70 Guarigione della paralitica di Treviri
73 Libera dal demonio il servo di Tetradio
74 Mette in fuga un demonio
75 Gli indemoniati gli svelano che la notizia dell'imminente arrivo dei barbari è falsa
76 Guarigione di un lebbroso
78 Libro II
78 Proemio
78 Virtú taumaturgiche di Martino
80 È guarito dalle sue ferite da un angelo
81 Banchetto in onore del santo nel palazzo di Massimo
84 Conversa con gli angeli; riconosce all'istante i diavoli
85 Il diavolo si vanta dell'uccisione di un carrettiere
86 Il diavolo va contro Martino con tutti i mezzi; costui gli promette la salvezza se si fosse pentito
87 Provocazioni del demonio
88 Il falso profeta Anatolio; suo smascheramento
91 La falsa "parusia" di Satana
94 Modestia e ammaestramenti di Martino
95 L'esempio di Paolino di Nola
96 Molteplicità di interessi di Martino. Il suo amore per Cristo
99 Fortunato prega Martino, che dopo Severo e Paolino anch'egli ha cantato, di aiutarlo per la sua salvezza
100 Libro III
100 Nonostante le difficoltà, continua a cantare le gesta di Martino con l'aiuto di Gallo
101 Il dono della sua veste a un povero
103 Ridona la salute ad Evanzio
104 Salva dalla morte uno schiavo morso da un serpente
105 Perdona e lascia liberi due che lo avevano battuto con le verghe
106 Evangelizza una folla di pagani. Risuscita un fanciullino
109 Valentiniano è costretto da un miracolo ad esaudire le richieste di Martino
110 È invitato alla mensa dell'imperatore Massimo
111 Viene raccolta e conservata la paglia del suo letto, perché efficace contro il demonio
113 Libera una giovenca inferocita per un diavolo che la cavalca
114 Salva un leprotto dai cani che lo inseguono
116 Vede figure attuali sotto l'aspetto biblico
117 Convince un ex soldato a non abbandonare la vita monastica
118 Ricusa di partecipare al Sinodo di Nîmes
119 Conversa con Agnese, Tecla e Maria che dal cielo vengono a trovarlo
120 Costringe i demoni ad andar via
120 Elogio di Martino
122 Preghiera a Martino perchè lo aiuti ad ottenere l'indulgenza per i suoi peccati
124 Libro IV
124 Proemio
125 Risana una fanciulla muta sin dalla nascita
126 Miracolo dell'olio benedetto che trabocca dal vaso, mentre questo rimane sempre pieno
127 Il vaso cade a terra senza rompersi e senza che si versi l'olio
128 Un cane feroce viene fermato pronunciando il nome di Martino
128 Rende mite il feroce Aviziano, che libera i prigionieri
130 Gli indemoniati si agitano quando Martino entra ed esce dal monastero
131 Libera la campagna dei Senoni dal flagello della grandine
132 Scaccia un demonio che stava sulle spalle di Aviziano
132 Una tempesta distrugge un tempio che Martino non aveva potuto abbattere
133 Una colonna caduta dal cielo distrugge una statua del diavolo posta su un albero
134 Guarigione dell'emorroissa che tocca la sua veste
135 Comanda ad un serpente di allontanarsi
136 La pesca miracolosa
137 Prodigio accaduto mentre Martino consacra l'Eucaristia
138 Martino a Treviri intercede per Priscilliano e i suoi seguaci
140 Un diavolo sfugge da un ossesso alla vista di Martino
141 Un pagano fa placare una tempesta pregando il Dio di Martino
142 Scaccia la peste dalla casa di Liconzio che, grato, gli offre una grossa somma di denaro, destinata da Martino al riscatto dei prigionieri
144 Martino vede attraverso i muri
145 Brizio, incitato dai demoni, lancia improperi contro Martino; ritornato alla ragione, viene perdonato
148 Elogio di Martino
148 Fortunato prega Martino per la sua salvezza
149 Fortunato prega il suo libretto che, rifacendo all'inverso il viaggio che egli ha fatto per venire in Gallia, si rechi in Italia dai suoi parenti ed amici
155 Indice dei nomi e delle cose notevoli
165 Indice scritturistico


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