Vite di Paolo, Ilarione e Malco

PREZZO : EUR 12,00€
CODICE: ISBN 8845901807 EAN 9788845901805
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Vite di Paolo, Ilarione e Malco

PREZZO : EUR 12,00€

CODICE :
ISBN 8845901807
EAN 9788845901805

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
1975

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
148 pagine

NOTE:
Seconda edizione

DESCRIZIONE:

re:
Quando, nella seconda metà del secolo IV, il dotto e iroso Girolamo si accinse a scrivere le vite dei tre monaci Paolo, Ilarione e Malco, da circa cento anni ormai i deserti dell’Egitto e della Siria erano stati invasi da laceri abitatori, sparsi in grotte, montagne, buche, crepacci, esposti ai venti, ai demoni e alle belve, atleti di una nuova virtù e di una nuova regola di vita, che si opponevano radicalmente a quelle del morente mondo pagano. Girolamo apparteneva appunto a tutti e due quei mondi: da una parte vigorosissimo propugnatore della fede cristiana, dall’altra intellettuale intriso in ogni fibra della cultura classica, sicché per lui il peccato più temibile e più amato era quello di rimanere pur sempre «ciceroniano». Eppure, avvicinandosi a quel nuovo genere letterario, popolare e naïf, che era la vita dei santi, Girolamo seppe mettere tutte le sue astuzie e raffinatezze di scrittore al servizio di una verità che doveva invece presentarsi come un’anonima favola, una leggenda ancora palpitante di storia. Con perfetta concisione, con grande senso del concreto, con ricca capacità evocativa del fantastico, Girolamo è riuscito a chiudere in poche pagine tre vicende diversamente esemplari e affascinanti, che rimangono fra le più memorabili di quella vivissima letteratura che accompagnò lo svilupparsi del monachesimo orientale, ponendosi, per così dire, sulla soglia di tutta la nostra civiltà.Commento dell'editore:
Quando, nella seconda metà del secolo IV, il dotto e iroso Girolamo si accinse a scrivere le vite dei tre monaci Paolo, Ilarione e Malco, da circa cento anni ormai i deserti dell’Egitto e della Siria erano stati invasi da laceri abitatori, sparsi in grotte, montagne, buche, crepacci, esposti ai venti, ai demoni e alle belve, atleti di una nuova virtù e di una nuova regola di vita, che si opponevano radicalmente a quelle del morente mondo pagano. Girolamo apparteneva appunto a tutti e due quei mondi: da una parte vigorosissimo propugnatore della fede cristiana, dall’altra intellettuale intriso in ogni fibra della cultura classica, sicché per lui il peccato più temibile e più amato era quello di rimanere pur sempre «ciceroniano». Eppure, avvicinandosi a quel nuovo genere letterario, popolare e naïf, che era la vita dei santi, Girolamo seppe mettere tutte le sue astuzie e raffinatezze di scrittore al servizio di una verità che doveva invece presentarsi come un’anonima favola, una leggenda ancora palpitante di storia. Con perfetta concisione, con grande senso del concreto, con ricca capacità evocativa del fantastico, Girolamo è riuscito a chiudere in poche pagine tre vicende diversamente esemplari e affascinanti, che rimangono fra le più memorabili di quella vivissima letteratura che accompagnò lo svilupparsi del monachesimo orientale, ponendosi, per così dire, sulla soglia di tutta la nostra civiltà.


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