Commento dell'editore e note di copertina:
Dracula fu un principe che nel xv secolo regnò in periodi alterni sulla Valacchia, un territorio situato nel cuore dell'impenetrabile Transilvania, in Romania. Sebbene il suo nome inneschi subito un esercito di immagini, figure retoriche, luoghi comuni e miti secolari, cuciti addosso alla personalità del conte, del principe, del condottiero, del vampiro, dell'uomo, egli, dal punto di vista storico, fu un personaggio che sperimentò nel suo principato una forma di dominio insano, dove il terrore agiva indisturbato come una religione di massa. La violenza e la maniera con la quale essa ha cementato l'orgoglio selvaggio di questo principe non ne hanno solamente ampliato il titolo di Vlad Dracula Tepes (impalatore) ma introdotto un nuovo elemento di potere: la perversione. Un'accurata indagine storica sul come il principe valacco riuscì ad esercitare il governo di un intero territorio attraverso forme massime di crudeltà e spietatezza, difficilmente spiegabili dall'umanità se non attraverso la mitizzazione.
«C'è stato un tempo in cui la violenza, quella più casuale o quella più ideologica trovava il suo terreno, il suo vettore espressivo nell'arte o nella storia; poteva accadere che la scena della violenza passasse dalla crudezza della pozza di sangue all'astrazione della parola o al simbolo del colore. Unicità, dolore e rispetto permanevano nel simbolo e nel medium in cui l'atto violento veniva reso e consegnato al fenomeno artistico o comunque artigianale. La realtà effettuale della violenza è transitata in passato dell'arte e della storia, dalla realtà tornava all'idea. Lo scandalo più grande è che Vlad l'impalatore (Dracula-drago-vampiro) è attualissimo e la sua morte è stata solo una morte apparente. La sua astuzia è stata nel transito, una mutazione sottile, la sua violenza è divenuta spettacolo e comunicazione, la nostra capacità di coglierla o di farne esperienza si è talmente impoverita da non valere più del costo di un sms». Emiliano Ventura
Indice:
pag. 11 Premessa dell'autore
15 Introduzione
19 I. - Ambiente geografico e tradizione storica dell'area moldavo-valacca.
19 1. Inquadramento geografico dell'area moldavo-valacca
21 2. Cenni sulle vicende dalla crisi dell'Impero romano del III secolo fino alla caduta dell'impero bizantino
35 3. Formazione degli stati di Valacchia e Moldavia
41 II. - Le origini familiari di Dracula.
41 1. Il padre di dracula e le sue alleanze politiche nella prima meta' del XV secolo.
48 2. Dracula e il preludio al potere
52 3. Le fonti coeve su Dracula
57 III. - Vlad Tepes: principe di Valacchia (1452 - 1462)
57 1. Il principato di Dracula e la guerra turco-valacca
75 2. Il castello di Dracula
83 IV. - Prigionia, ultimo principato e morte di Dracula
91 V. - Il monastero di Snagov e la tomba vuota del principe
95 VI. - Dracula: la costruzione del suo mito
95 1. Il vampirismo e le credenze popolari
98 2. Dracula di Bram Stoker: il punto di partenza
110 3. Il sadismo di Dracula
117 Appendice - Considerazioni di una donna romena sul Dracula reale, popolare e culturale
121 Postfazione - Emiliano Ventura
129 Bibliografia