I due corpi del Re. L'idea di regalità nella teologia politica medievale


PREZZO : EUR 30,00€
CODICE: ISBN 8806211552   EAN 9788806211554
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Introduzione di: Traduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : . Nuova serie. Storia, 575
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
I due corpi del Re. L'idea di regalità nella teologia politica medievale

PREZZO : EUR 30,00€

CODICE :
ISBN 8806211552  
EAN 9788806211554

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Introduzione di: Traduzione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
. Nuova serie. Storia, 575

ANNO:
2012

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
XXXVIII-538 pagine
32 ill. b/n
Brossura
cm 13,5 x 20,8 x 3,3
gr 557

NOTE:
Titolo originale: The King's Two Bodies. A Study in Mediaeval Political Theology

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
«Nonostante tutte le analogie, le assonanze, e i "precedenti" del periodo classico, v'è infatti un dettaglio che escluderebbe sin dall'inizio un'origine pagana per la formula Tudor; ed è la concezione, secondo cui il re ha due corpi».
Ernst H. Kantorowicz
Agli inizi del XVI secolo un giurista inglese, Plowden, sostiene una singolare teoria sulla persona del re: di là dal suo corpo naturale, mortale, soggetto alle malattie e alla vecchiaia, il sovrano dispone anche di un corpo «politico», invisibile, incorruttibile, che mai invecchia, si ammala o muore. In questo secondo corpo, che passa da un re all'altro in una successione virtualmente senza fine, si concentra l'essenza della sovranità, del potere regale.
Dalla scoperta di questa finzione giuridica, enunciata allo scopo di porre al riparo i diritti della Corona e dello Stato dalle pretese di poteri e istituzioni particolari, nasce l'affascinante ricerca di Kantorowicz attorno al tema medievale del corpo doppio, della persona ficta e della dignitas immateriale che conferisce l'aureola dell'autorità, la legittimazione stessa del potere.
I due corpi del Re è ormai un classico, e non solo dell'indagine sulla ritualità e la simbologia del potere: quella dignitas perpetua, che «non muore mai», cercata senza sosta in tutte le sue manifestazioni nell'universo mentale del Medioevo, porta Kantorowicz alla scoperta della più grande, e laica, di queste figure fittizie: l'humanitas, la dignità stessa dell'essere uomo che accompagna, come un corpo mistico perenne, ogni singolo individuo.

Indice:
pag. VII Elenco delle illustrazioni
XI Introduzione di Alain Boureau
XXIX Prefazione dell'autore
I due corpi del Re
3 Introduzione
7 I. Il problema: i Reports di Plowden
24 II. Shakespeare: Riccardo II
43 III. La regalità cristocentrica
43 III.1. L'Anonimo normanno
61 III.2. Il frontespizio dei Vangeli di Aquisgrana
78 III.3. L'aureola di perpetuità
86 IV. La regalità giuricentrica
86 IV.1. Dalla liturgia alla scienza giuridica
96 IV.2. Federico II
96 Pater et filius iustitiae
106 Iustitia mediatrix
141 IV.3. Bracton
141 Rex infra et supra legem
161 Christus-fiscus
190 V. La regalità politicocentrica: corpus mysticum
191 V.1. Corpus Ecclesiae mysticum
203 V.2. Corpus Reipublicae mysticum
228 V.3. Pro patria mori
228 Patria religiosa e patria giuridica
245 Propaganda patriottica
254 Rex et patria
268 VI. La continuità e le corporation
268 VI.1. La continuità
270 Aevum
278 Perpetua necessitas
286 VI.2. Fictio figura veritatis
286 Imperium semper est
296 Universitas non moritur
308 VII. Il re non muore mai
311 VII.1. La continuità dinastica
331 VII.2. La corona come finzione
331 Corona visibilis et invisibilis
336 La corona fiscale
341 Inalienabilità
353 Corona e universitas
358 Il re e la Corona
366 La Corona minorenne
377 VII.3. Dignitas non moritur
379 La Fenice
394 Sintomi della nozione di corporation in Inghilterra
402 Le Roy est mort…
412 Effigie
429 Rex instrumentum dignitatis
443 VIII. La regalità antropocentrica: Dante
487 IX. Epilogo
499 Bibliografia essenziale
513 Indice analitico.


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