Commento dell'editore:
Le alterne vicende della magistratura edilizia nel passaggio dalla città medievale alla città rinascimentale: l'istituzione comunale dei maestri di strade, espressione degli interessi dell'aristocrazia municipale romana in tema di gestione e controllo dei patrimoni immobiliari, diviene, nella seconda metà del secolo, lo strumento della politica urbanistica realizzata da Niccolò V e Sisto IV. Gli uomini, le carriere, gli interessi economici e politici, i comportamenti adottati dai maestri di strade nel difficile rapporto con l'autorità pontificia nel corso del XV secolo vengono esaminati attraverso documenti inediti che offrono nuovo campo all'indagine storica.
Indici:
pag. 5 ABBREVIAZIONI
7 INTRODUZIONE
17 Magistri edificiorum et stratarum tra il pontificato di Bonifacio IX e l'elezione di Martino V
22 Il nuovo ruolo della magistratura edilizia nell'epoca di Martino V
38 In presenza ed in assenza del pontefice: l'attività dell'ufficio di strade durante il pontificato di Eugenio IV
44 "Li maestri non possano dare licentia de occupare niuno luecho publico"": i magistri edificiorum durante il pontificato di Niccolò V
59 Ordini e ammonimenti: le iniziative di Callisto III e del cardinal Scarampi
63 Papa Barbo e l'introduzione del commissario speciale per la pulizia delle strade
68 Sisto IV e la legge edilizia del 1480: la fine dell'autonomia della magistratura delle strade
87 MAESTRI DI STRADE 1404-1527
175 APPENDICE DOCUMENTARIA
INDICI
191 Indice delle fonti manoscritte
193 Indice dei nomi