Seconda di copertina:
Era il mese di settembre del 1464 e, sulle rive del lago di Garda, quattro uomini in barca abbigliati come gli antichi si divertivano a cercare iscrizioni, chiamandosi tra loro imperator e consul. Per loro l'antichità classica non era considerata come una materia morta da analizzare e ricostruire, ma era l'aspetto vitale, il fine ultimo a cui i quattro aspiravano.
Tra loro c'era Andrea Mantegna, il pittore dei contrasti, considerato poi da Ruskin freddo, incisivo, analitico, e il pittore in cui Goethe riconobbe la pratica di ritrovare la forma aggiornata attraverso lo studio dell'antico, e di renderla viva mediante lo studio della natura.
Grazie alle accurate note dei cronachisti dei secoli passati, sappiamo che nel 1448 il diciassettenne Andrea Mantegna firmava la sua prima pala d'altare e che addirittura a quell'età precocissima era già definito «magister» e «pictor». Di quest'opera perduta, che ornava l'altare maggiore della chiesa di Santa Sofia a Padova, ci resta solo la trascrizione della scritta di cui era fregiata: ANDREA MANTINEA PAT. AN. SEPTEM ET DECEM NATUS SUA MANU PINXIT MCCCCXLVIII. È grazie a questa indicazione che sappiamo che Mantegna era nato, diciassette anni prima, ossia nel 1431, in un piccolo paese veneto, di nome Isola di Carturo, proprio sul confine tra Vicenza e Padova. (Dal saggio di Francesca Marini)

Quarta di copertina:
"Centotrentasette pittori, è stato scritto, si formarono nella bottega di Francesco Squarcione, padovano. Prima di essere pittore s'era ingegnato in molte cose, anche nel ricamare e nel cucire da sarto. Ma la sua fama non è tanto affidata alle opere pittoriche, quanto ad un'idea molto pratica; e fu di aprire in Padova una scuola per giovani supposti valenti ai quali egli insegnava a muovere il pennello e a macinare colori: alcuni erano tenuti come discepoli, altri, troppo poveri per pagarsi la scuola, adottati come figli; e così fu adottato, nel 1441, un ragazzetto fra i dieci e gli undici anni figlio del falegname Biagio inurbato dal paesino di Isola di Carturo tra Vicenza e Padova. Si chiamava Andrea Mantegna, era uno fra i più poveri." (Dalla Presentazione di Maria Bellonci)

Sommario:
pag. 7 Maria Bellonci, Il "solenne maestro"
27 La vita e l'arte
73 I capolavori
Apparati
176 Tavola cronologica 
178 Collocazione geografica delle opere
184 Breve antologia critica 
189 Consigli bibliografici